Apnee notturne – Sindrome da apnee ostruttive del sonno

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Definizioni: apnea ostruttiva, centrale, mista

Apnea. Apnea è l’arresto volontario o patologico dei movimenti respiratori. Più precisamente viene definita,

  • apnea l’assenza del flusso aereo oronasale: in questo caso il flusso respiratorio viene completamente interrotto per un periodo prolungato, sempre superiore ai dieci secondi;
  • ipopnea quando la riduzione del respiro è solo parziale (sindrome da apnea-ipopnea del sonno – SAHS –Sleep Apnea-Hypopnea Syndrome).

Apnea notturna. Apnea notturna è un disturbo del sonno costituito da un insieme di disfunzioni o di alterazioni respiratorie durante il sonno in cui,

  • la respirazione rallenta eccessivamente,
  • oppure s’interrompe una o più volte, con pause che possono durare anche alcuni minuti,
  • che comportano spesso una riduzione della quantità di ossigeno ed un aumento del livello di anidride carbonica nel sangue.

Le forme di apnea notturna si distinguono in:

  1. apnea ostruttiva nel sonno, la tipologia più diffusa di questa sindrome,
  2. apnea centrale nel sonno che è più rara,
  3. a cui si aggiunge una forma mista, ostruttiva e centrale.

1) l’apnea ostruttiva nel sonno (OSAS – Obstructive Sleep Apnea Syndrome)

La sindrome dell’apnea ostruttiva nel sonno è, come detto, una forma di apnea notturna. Si manifesta con una ripetuta e transitoria interruzione del respiro durante il sonno. E’ dovuta ad un collassamento delle vie respiratorie superiori che provoca la loro ostruzione temporanea, col conseguente rallentamento, o addirittura con l’interruzione della respirazione.

2) l’apnea centrale nel sonno (CSA – Central Sleep Apnea)

L’apnea centrale nel sonno si verifica invece quando il cervello smette di inviare segnali ai muscoli addetti alla respirazione, e quindi l’organismo smette di respirare. L’apnea centrale è più rara, ed legata a problemi neurologici. In altre parole: l’area del cervello che coordina la respirazione, fa delle brevissime pause, e per pochi istanti non invia segnali ai relativi muscoli. Può interessare i soggetti di qualsiasi età, anche se è più comune nei soggetti che vengono sottoposti ad alcune specifiche terapie farmacologiche.

Normalmente non provoca il russamento del soggetto che ne è colpito.

3) l’apnea notturna mista, ostruttiva e centrale

Le apnee ostruttive nel sonno (OSAS) e quelle centrali nel sonno (CSA) possono presentarsi singolarmente oppure insieme. In questo secondo caso siamo in presenza di un’apnea mista. L’apnea mista del sonno è, come abbiamo appena detto, una combinazione di fattori dell’apnea centrale e dell’apnea ostruttiva che si hanno nella stessa manifestazione apneica. Gli episodi di apnea mista del sonno iniziano spesso come apnee ostruttive e come tali spesso vengono trattati

La sindrome da apnee ostruttive del sonno

La sindrome da apnee ostruttive del sonno OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome) è un disturbo piuttosto frequente e diffuso, che consiste nell’interruzione o nel rallentamento della respirazione nel corso del sonno per un periodo di tempo variabile da pochi secondi a qualche minuto.

La frequenza con cui si verificano queste interruzioni, può essere a volte talmente elevata da arrivare anche a diverse decine di episodi in un’ora. Generalmente il ritmo respiratorio normale riprende automaticamente. Talvolta é accompagnata dal russare più o meno intenso.

Apnee notturne – Sindrome da apnee ostruttive del sonno
I sintomi dell’apnea ostruttiva del sonno

I sintomi dell’apnea ostruttiva del sonno

I sintomi della sindrome dell’apnea ostruttiva del sonno

La sindrome delle apnee notturne determina una cattiva qualità del sonno e, conseguentemente anche sonnolenze ed affaticamenti diurni.

Per effetto dell’ostruzione parziale o totale delle vie aeree superiori, la sindrome dell’apnea ostruttiva del sonno comporta,

  • un sonno frammentato,
  • il russamento,
  • l’ipossia (una carenza di ossigeno nell’organismo)intermittente.

In genere i soggetti che soffrono di apnea ostruttiva,

  • russano decisamente fin dalle prime (fasi del sonno)[(/fasi-del-sonno/)],
  • ed in maniera sempre più marcata fino all’interruzione del respiro e alla successiva sua ripresa,
  • in un ciclo che si ripete continuamente durante la notte.

Provocando un sonno disturbato e discontinuo, l’apnea istruttiva comporta una serie di disturbi piuttosto fastidiosi:

  • risvegli improvvisi,
  • mal di testa,
  • sudorazione notturna,
  • sonnolenza,
  • colpi di sonno e scarsa concentrazione durante il giorno,
  • talvolta persino impotenza.

Oltre che all’ostruzione delle vie respiratorie, al sovrappeso e all’obesità, alcune delle altre cause che favoriscono questo disturbo sono dovute, ad un uso eccessivo di alcolici soprattutto poco prima di andare a dormire, ed all’uso abituale di sonniferi e di tranquillanti.

Come viene diagnostica un’apnea ostruttiva del sonno

Il medico valuta prima di tutto i sintomi che gli vengono riferiti dal partner del soggetto interessato o dai familiari che conoscono questo suo problema.

Successivamente, se lo ritiene opportuno, può disporre alcuni accertamenti specifici. La sua diagnosi si ha quando l’interruzione del respiro si verifica,

  1. non meno di cinque volte in un’ora,
  2. o in numero superiore a quindici volte per notte,
  3. con l’aggiunta di un evidente sforzo respiratorio.

Mentre gli esami clinici a cui possono venire sottoposti i soggetti affetti da questo disturbo sono,

  • la polisonnografia, un esame che consiste in una registrazione simultanea di più parametri fisiologici durante la notte: si tratta di misurare durante alcune ore di sonno, l’ossigenazione del sangue, la frequenza cardiaca, la mobilità respiratoria, la postura e il flusso dell’aria,
  • e la poligrafia respiratoria (poligrafia del sonno) che consiste in un monitoraggio cardio-respiratorio notturno.

In alcuni casi, il medico potrebbe prescrivere un elettroencefalogramma e l’elettromiografia degli arti.

Rimedi in caso di apnea lieve

Anche se inizialmente una diagnosi di apnea notturna può spaventarci, va detto che si tratta di una condizione curabile.

Nei casi più gravi può essere necessario correggere chirurgicamente la conformazione deviata del setto nasale o asportare le tonsille anormalmente ingrossate. Ma nella maggior parte dei casi di un’apnea notturna lieve o moderata, ci sono molte cose da poter fare da soli per migliorare questa condizione. Per esempio,

  1. cambiare lo stile di vita,
  2. dormire sul fianco,
  3. usare il “trucco” della pallina da tennis,
  4. sollevare la testa durante il sonno,
  5. aprire i passaggi nasali,
  6. indossare una maschera antirussamento.

Vediamoli singolarmente.

1- cambiare lo stile di vita

Un primo rimedio consiste nel correggere alcune possibili abitudini di vita decisamente sbagliate, quindi:

  • perdere peso – anche una piccola perdita di peso può aiutare ad “aprire la gola” ed a migliorare i sintomi dell’apnea ostruttiva.
  • praticare una regolare attività fisica – oltre che ad aiutarci a perdere peso, un’attività fisica regolare ha anche un effetto importante sulla durata e sulla qualità del nostro sonno. L’allenamento aerobioco e quello di resistenza in particolare, possono aiutare a ridurre i sintomi dell’apnea del sonno.
  • praticare lo yoga – tra i vari benefici che questa attività ha sulla mente e sul corpo, c’è anche quello di rafforzare i muscoli delle vie respiratorie superiori e quindi di migliorare la respirazione.
  • ridurre o evitare il fumo, gli alcolici, i sedativi, specialmente prima di coricarci – Il fumo aumenta le infiammazioni e quindi la ritenzione idrica nella gola e nelle vie aeree superiori. L’alcol ed i sedativi invece rilassando i muscoli della gola, i quali poi interferiscono con la respirazione.
  • evitare di assumere caffeina nel tardo pomeriggio o, comunque di assumerla nelle due ore che precedono il momento in cui ti corichi.
  • mantenere una certa regolarità nel ciclo sonno-veglia. Attenerci ad un programma di sonno ben preciso ci aiuterà a rilassarci ed a dormire meglio. Gli episodi di apnea notturna diminuiscono quando si dorme bene.

2- dormire sul fianco

Alcune persone soffrono di apnea notturna solo quando dormono sulla schiena. Dormire sulla schiena rende più probabile che la lingua ed i tessuti molli ostruiscano le vie respiratorie. Quindi bisognerebbe dormire sul fianco ed evitare di dormire sulla schiena.

3- adottare il “trucco” della pallina da tennis

Per evitare di trovarci a dormire sulla schiena, possiamo provare a fissare sul retro del nostro pigiama delle palline da tennis: queste ci impediranno di trovarci a dormire a pancia in su.

4- tenere sollevata la testa quando si dorme

Se teniamo sollevata la testa di 15-20 cm dal piano del letto, aiutiamo a prevenire l’ostruzione delle vie respiratorie quando dormiamo.

5- mantenere aperti i canali nasali

Possiamo tenere aperti i passaggi nasali durante la notte utilizzando:

6- indossare una maschera antirussamento

Le maschere anti-russamento funzionano quando dormiamo mantenendo la nostra mandibola in una “posizione avanzata”. Le si avvolgono attorno alla testa ed attorno al mento. Sono solitamente fatte con un materiale elastico ma resistente.

Rimedi per le apnee ostruttive del sonno da moderate a grave

Quando l’apnea notturna è da moderata a grave, ed abbiamo già messo in atto le strategie di auto-aiuto ed i cambiamenti dello stile di vita senza successo, un medico specialista del sonno può aiutarci a trovare un trattamento efficace.

Occorre premettere a questo proposito che i farmaci sono utili solo per trattare la sonnolenza associata all’apnea notturna, e non anche l’apnea notturna stessa.

Negli ultimi tempi i trattamenti per l’apnea ostruttiva notturna hanno fatto molta strada. Quindi, come avremo modo di vedere, oggi è possibile sperare di trovare una qualche soluzione relativamente comoda ed efficace per risolvere la quasi totalità dei casi. Ne indichiamo alcune:

  1. CPAP*(Continuous Positive Airway Pressure)*
  2. EPAP (Expiratory Positive Airway Pressure)
  3. BiPAP (Biphasic Positive Airway Pressure)
  4. ASV (Adaptive Support Ventilation)
  5. Dispositivi dentali
  6. Gli impianti di inserti
  7. Interventi chirurgici

Vediamole queste opzioni, una per una.

1) il CPAP – Continuous Positive Airflow Pressure

Il CPAP è il metodo più comune per trattare l’apnea ostruttiva del sonno da moderata a grave. A tal fine si utilizza un apparecchio, simile a una maschera che copre il naso e la bocca, che mantiene aperti i passaggi respiratori durante il sonno fornendo un flusso costante di aria.

Gli attuali dispositivi CPAP sono molto più leggeri, più silenziosi e più confortevoli di quelli che si vedevano in circolazione fino a qualche hanno fa. Quindi non devi farti impressionare da quello che puoi aver sentito o visto in passato.

Nella maggior parte dei casi, appena incomincerai ad usare uno di questi dispositivi, avrai un sollievo immediato dai sintomi, ed un enorme aumento della tua energia mentale e fisica. Tuttavia potrebbe essere necessario un po’ di tempo perché ti abitui a dormire con questo tipo di maschera.

2) l’EPAP – Expiratory Positive Airway Pressure

Vengono utilizzati dei dispositivi monouso che si adattano alle narici e che tengono aperte le vie respiratorie. Sono più piccoli, meno invasivi di quelli CPAP.

fonte: www.britishsnoring.co.uk
fonte: www.britishsnoring.co.uk

3) i dispositivi per la Biphasic Positive Airway Pressure (BiPAP)

Questi dispositivi possono essere utilizzati da parte di coloro che non sono in grado di adattarsi all’uso di CPAP. Regolano automaticamente la pressione dell’aria mentre si sta dormendo: una maggiore pressione quando si inspira, una minore quando si espira.

Riescono così a regolare le pressioni d’inspirazione e di espirazione in base alle diverse esigenze delle persone. Perciò, la BiPAP può essere definita come una combinazione tra la ventilazione spontanea e la ventilazione controllata pressometrica.

Ci sono alcuni dispositivi BiPAP che emettono automaticamente un respiro quando rilevano che non si sta respirando per un certo numero di secondi.

4) i dispositivi di servo-ventilazione adattiva (ASV)

I dispositivi ASV (Adaptive Support Ventilation) memorizzano le informazioni circa il normale nostro schema di respirazione, e quindi adattano automaticamente la pressione del flusso d’aria in modo da evitare delle pause nella respirazione mentre stiamo dormendo.

6) l’impianto di appositi inserti per l’apnea del sonno

Uno dei trattamenti più recenti per l’apnea del sonno, prevede l’inserimento di un sistema di pacemaker volto a stimolare l’ipoglosso, il nervo che controlla i muscoli delle vie aeree superiori. Si tratta comunque di una tecnologia relativamente nuova (e costosa).

7) gli interventi chirurgici

La chirurgia è in grado di “allargare” le vie respiratorie, riducendo così gli episodi di apnea notturna.

  • Il chirurgo può rimuovere le tonsille, le adenoidi o il tessuto in eccesso nella parte posteriore della gola o all’interno del naso.
  • Può ricostruire la mandibola per ingrandire le vie aeree superiori, o impiantare aste di plastica nel palato molle.

La chirurgia comporta tuttavia rischi di complicazioni e di infezioni e, in alcuni rari casi i sintomi possono peggiorare dopo un intervento.

L’apnea notturna nei bambini

Se sospettiamo un’apnea del sonno nel bambino, è importante che consultiamo un pediatra specializzato in disturbi del sonno.

Se un’apnea notturna nel bambino non viene trattata può influenzare l’apprendimento, l’umore, la crescita, e la salute generale del bambino stesso.

Le cause più comuni di apnea ostruttiva del sonno nei bambini sono le tonsille e le adenoidi allargate. Una semplice adenotonsillectomia per rimuovere le tonsille e le adenoidi e di solito corregge il problema.

Se invece fosse un eccesso di peso a causare l’apnea ostruttiva del sonno del bambino, il sostegno, l’incoraggiamento, e la “modellazione” di ruoli positivi, possono aiutare il bambino a raggiungere ed a mantenere un peso salutare.

Anche il fatto di farlo dormire in una posizione idonea, ed anche la risoluzione di problemi respiratori dovuti ad infiammazioni e ad allergie possono essere di aiuto.

Quindi anche i rimedi “casalinghi” e le modifiche degli stili di vita possono aiutare a ridurre i sintomi dell’apnea notturna.

Tuttavia, questi rimedi non dovrebbero sostituire le valutazioni mediche ed i trattamenti convenzionali.

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