Ogni quando cambiare le lenzuola e la biancheria da letto

Aggiornato: 05/14/22 •  9 min di lettura

Per beneficiare di un sonno ristoratore potrebbero essere utili i semplici accorgimenti riguardanti la pulizia delle lenzuola e dell’altra biancheria da letto che ora andremo ad illustrare.

Nella biancheria da letto – lenzuola, le coperte, le federe, ecc. – ancora prima che ce ne possiamo accorgere, vanno ad annidarsi grandi quantità di scaglie di pelle, di capelli, di secrezioni corporee, di peli di animali domestici, di acari e di allergeni che possono provocarci fastidiosi problemi ed anche incidere sul nostro sonno.

Con questo articolo ci proponiamo di approfondire il tema della pulizia delle lenzuola, in particolare su quanto spesso dovremmo lavarle.

Va da sé – naturalmente tenendo conto delle loro differenti caratteristiche ed utilità – che quanto diremo a proposito delle lenzuola vale anche per le federe, per i pigiami ma anche per le coperte, i copriletti, le trapunte ed i piumini.

Perché cambiare spesso le lenzuola?

Prima trattare l’argomento del quanto spesso cambiare le lenzuola, parliamo di alcuni specifici motivi per cui dovremmo lavare la nostra biancheria da letto con una certa frequenza.

Acari. Mentre dormiamo nel letto, ogni notte noi perdiamo migliaia e migliaia delle cellule della nostra pelle le quali inevitabilmente poi finiscono nel nostro letto. Gli acari della polvere si nutrono proprio di cellule epiteliali. Tanto più a lungo aspettiamo per lavare le lenzuola, tante più cellule andranno ad accumularsi sulla biancheria. Il che implica na maggior quantità di cibo per centinaia di acari della polvere.

Allergeni. L’accumularsi sulle lenzuola del nostro sudore e delle cellule della nostra pelle morte, già sarebbe un buon motivo per tenerle pulite e/o cambiarle. Va però anche tenuto conto che numerose sono le persone che, poco o tanto, sono allergiche/sensibili agli acari della polvere! Il fatto di lavare spesso la biancheria da letto può esser utile ad evitare (od a ridurre) l’insorgenza di fenomeni allergici.

Cura della nostra pelle. Oltre agli acari della polvere, le lenzuola possono nascondere molti tipi di batteri, di funghi e di altri allergeni totalmente invisibili all’occhio umano, ma che entrano inevitabilmente a contatto con la nostra pelle. Per non parlare poi del fatto che anche il trucco e la crema per il viso possono accumularsi nella biancheria da letto abbastanza rapidamente, e che ciò potrebbe causarci l’acne ed altri problemi dermatologici.

Quanto spesso dovremo lavare i diversi  tipi di biancheria

a) in linea generale

In linea generale dovremo lavare ogni settimana la biancheria da letto, con acqua calda a 60° gradi: infatti un lavaggio a questa temperatura uccide gli acari della polvere e rimuove gli allergeni.

Se non è possibile, o se per qualche motivo preferisci non lavare la biancheria a questa temperatura, puoi arrivare allo stesso risultato mettendo – prima lavarli – i capi di biancheria in asciugatrice per 15 minuti alla stessa temperatura.

E’ bene in ogni caso che tu legga l’etichetta posta su ogni singolo capo perché, come poi avremo modo di vedere, i diversi tipi di materiali con cui sono fatti i vari capi potrebbero trarre maggiori benefici da modalità differenti, ed anche da temperature leggermente diverse.

b) la biancheria in percalle

Il percalle è un tipo di tessuto ad armatura tela fine, liscio e compatto, fatto con dei filati di cotone molto sottili, oppure di poliestere o di cotone/poliestere.

Il tessuto in cotone percalle è di altissima qualità, pregiato e confortevole anche per la biancheria da letto.

I tessuti delle lenzuola in percalle di cotone sono realizzati con una fitta trama di filati (di cotone), il che li rende molto traspiranti e resistenti al pilling.

Per lavare i capi fatti con questo tipo di tessuto è preferibile, l’acqua calda, un ciclo d’asciugatura delicato, evitando di utilizzare detergenti aggressivi o candeggine.

La frequenza dei lavaggi è quella standard per le lenzuola: una volta alla settimana, a meno che non li si utilizzino ogni giorno e, in tal caso, potrebbe bastare un lavaggio bi-settimanale.

c) la biancheria da letto di seta

Quelli in seta seta sono tra tessuti più pregiati e più delicati che si possono utilizzare per la biancheria da letto. Le lenzuola di seta sono più delicate di quelle classiche in cotone, ma necessitano di “cure” più specifiche.

La seta dev’essere lavata delicatamente: meglio a mano in una grande bacinella d’acqua fredda, utilizzando un detersivo delicato che sia adatto alla seta.

I capi di seta sono particolarmente soggetti alla perdita dei loro colori; quindi i capi di biancheria aventi differenti colori è meglio lavarla separatamente.

Per ravvivare i colori di questi capi prova a lavarli a mano in una bacinella con aggiunto un cucchiaio di sale: lascia che il sale agisca per circa quindici minuti e risciacqua.

Le lenzuola di seta le si possono lavare con la stessa frequenza delle altre lenzuola. Fai però attenzione che quelle di seta sono maggiormente soggette all’usura: anche per questo motivo è una buona idea lavarle a mano.

Dopo averle risciacquate, strizza delicatamente l’acqua in eccesso. Non avvolgere o premere troppo il tessuto perché potrebbe poi danneggiarsi.

Le lenzuola in seta vanno lavate ad una temperatura media: possibilmente quando sono ancora leggermente umide.

d) la biancheria da letto di cotone

La qualità delle lenzuola (e degli altri tessuti) di cotone può variare leggermente a seconda delle qualità del cotone stesso ed a seconda del tipo d’intreccio dei fili di trama e d’ordito.

Questi capi vanno generalmente lavati con acqua, e vanno asciugati con l’asciugatrice ad una temperatura medio-bassa oppure media. Se si vuol evitare che i colori delle lenzuola (colorate) sbiadiscano, è preferibile l’acqua fredda.

In questi casi, al fine di igienizzare il bucato si può far ricorso a dei disinfettanti: sarebbe meglio optare per prodotti “naturali” come il sodio bicarbonato, l’aceto ed il limone. Ognuno di questi prodotti può essere aggiunto in piccole quantità al detersivo utilizzato nel lavaggio: è sufficiente un cucchiaio per ogni carico di lavatrice.

La frequenza “standard” dei lavaggi della biancheria da letto di cotone è sempre di una volta alla settimana.

e) la biancheria da letto di flanella

La flanella è un tipo di tessuto fatto di cotone, oppure di lana. Viene prodotto mediante una lavorazione particolare che rende molto morbida e vellutata la superficie del tessuto destinata a venire a contatto con la nostra pelle.

Se si vuole che le lenzuola e gli altri articoli di flanella mantengano a loro morbidezza anche dopo molti lavaggi, occorre prestare un po’ di attenzione:

  1. Se si vuole che non si danneggi la sua superficie (per esempio formando gli odiosi pallini) occorre procedere con dei lavaggi efficaci ma non aggressivi: ciò implica anche dover optare per lavaggi in lavatrice a bassa temperatura.
  2. Se dovessimo avere dei dubbi in proposito, è bene che leggiamo le indicazioni poste sulle etichette della biancheria da letto. Eviteremo di rovinarla mediante trattamenti non corretti.

In linea di massima, le lenzuola di flanella le si possono lavare,

Per evitare che si danneggino sarebbe bene utilizzare i detersivi per i capi delicati.

Per le lenzuola in flanella nuove e per quelle colorate, è opportuno fare un primo lavaggio con l’aggiunta di un “tappino” di aceto bianco distillato. Questa modalità serve a fissare le tinte ed a sgrassarle leggermente.

Ma va ugualmente bene un lavaggio a mano in acqua calda con un detersivo adatto. L’aggiunta di un po’ di ammorbidente darà morbidezza alle lenzuola.

Le lenzuola di flanella andrebbero lavate di norma ogni una o due settimane.

Le sostanze allergeniche che si accumulano sul letto e sulla biancheria

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Allergy and Clinical Immunology,

Questo studio ha anche rilevato che mentre noi siamo a letto (a letto trascorriamo parecchie ore al giorno) la nostra esposizione agli allergeni è molto elevata dato che stiamo a contatto con quelle superfici dove maggiormente si depositano questi allergeni, ovvero la biancheria da letto.

Muovendo le lenzuola noi muoviamo l’aria. L’aria solleva questi allergeni e noi li respiriamo.

Modalità e frequenze dei lavaggi della biancheria

Un altro studio condotto su questi argomenti ha scoperto,

Secondo un’altra ricerca statistica, le lenzuola che non vengono lavate per 3 settimane possono ospitare oltre 10 mila volte più batteri del sedile di un water, e 40 volte più batteri della ciotola del cibo di un animale domestico.

Ogni quando cambiare le lenzuola

L’utilità dei vari tipi di rivestimenti anti-acaro

Oltre che pulire e lavare la biancheria, possono esserci  molto utili anche i copri-materassi ed i copri-cuscini anti-acaro.

Uno studio recente ha avuto modo di rilevare a questo riguardo che questi presidi possono ridurre anche i sintomi dell’asma nei soggetti allergici adulti che li impiegano.

Non va dimenticato neppure il materasso

Se ti accorgi che i sintomi delle tue allergie aumentano durante il sonno, oltre che a tenere in considerazione quanto appena detto, considera anche la possibilità di procedere ad un’accurata pulizia del materasso sul quale dormi.

Quelli che ora indicheremo sono semplici ma efficaci modi per pulire un materasso.

Aspira la polvere dal letto

Ogni paio di mesi quando rimuovi le lenzuola per lavarle, per togliere la polvere presente sul materasso utilizza un aspirapolvere adatto a pulire la tappezzeria.

Passa e ripassa l’aspiratore sulla parte superiore del materasso, sui lati, ma anche sulla la rete del letto.

Per una migliore pulizia, spargi sul materasso del bicarbonato di sodio, lasciarlo riposare per alcuni minuti, e poi aspirarlo.

Lava le eventuali sue macchie

Spruzza su quelle aree del materasso che hanno delle macchie una miscela d’acqua e detersivo per piatti (50% acqua e il 50% detersivo). Lasciala riposare e poi strofina accuratamente.

Per altri accorgimenti utili alla cura ed alla manutenzione del materasso ti rimandiamo a questo articolo: La manutenzione dei materassi: cosa fare, e cosa no

La “soluzione finale”

Quando il materasso è rovinato oppure ha troppi anni, sarebbe bene cambiarlo.  Sono numerose le persone che restano piacevolmente sorprese dei benefici che derivano dal dormire su un nuovo materasso, magari più adatto alle proprie esigenze e – sicuramente – anche più pulito.

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